abbazia di san michele
L'Abbazia di San Michele Arcangelo sull'isola di Procida è situata al centro del borgo medioevale di Terra Murata.
Fu costruita dai benedettini nell’XI secolo e, nella seconda metà del XV secolo, affidata in commenda a cardinali.
L'edificio religioso, costruito su un impianto basilicale, si articola su due livelli, di cui quello superiore ospita la chiesa, mentre il piano inferiore comprende il complesso abbaziale, a sua volta sviluppato su tre livelli.
L'interno della chiesa accoglie tre navate di cui quella centrale è coperta da un soffitto a cassettoni in legno ed oro zecchino con al centro il dipinto raffigurante San Michele che sconfigge Satana, realizzato nel XVII secolo.
Il patrimonio sacro custodito all'interno dell'edificio religioso comprende:
Diciassette altari.
Un coro ligneo del XVII secolo situato nell'abside centrale.
L'isola di Procida dai saraceni;quattro dipinti del pittore napoletano Nicola Russo realizzati nel 1690, tra cui citiamo la tela raffigurante l'evento del 1535 in cui San Michele Arcangelo protesse.
L'antico battistero visibile alla sinistra dell'ingresso principale.
Il dipinto del primo altare della navata sinistra raffigurante la Dormitio Virginis, collocabile tra la fine del XVI e gli inizi del XVII secolo.
La statua in legno ed oro zecchino raffigurante la Madonna del Carmine collocata nella cappella omonima lungo la navata sinistra.
La statua in argento di San Michele Arcangelo ospitata nella cappella omonima della navata sinistra.
La ricostruzione della Grotta di Lourdes nella terza cappella della navata sinistra.
La tela del "Giudizio di Santa Lucia dinanzi al tiranno di Siracusa" alla destra dell'ingresso principale.
Le Reliquie di San Porfirio Martire custodite nella cappella dello Spirito Santo lungo il transetto.
Un'ancora saracena lungo il transetto.
Un organo a mantice del XVIII secolo.
Infine, la pavimentazione in marmi del XVIII secolo.
Nei sotterranei dell'Abbazia (al momento non visitabili) si apre un Complesso Museale articolato su tre livelli:
Il primo livello accoglie un Presepe permanente con pastori di scuola napoletana del XVIII secolo.
Il secondo livello ospita una biblioteca realizzata verso la metà del XVI secolo ad opera del Cardinale Innico d'Avalos d'Aragona.
L'ultimo livello del complesso museale dell'abbazia ospita l'ossario, accessibile attraverso delle botole, tutt'ora visibili.